Il prurito, caratterizzato dall’impellente bisogno di grattarsi, è una fastidiosa sensazione che tutti conosciamo. Questo fenomeno può essere scatenato da vari fattori, come una puntura d’insetto, un eritema solare o un’eccesiva secchezza della pelle, ma anche da cause dermatologiche o sistemiche, reazioni allergiche a certi alimenti e perfino stress. Individuandone la causa, si possono adottare i rimedi giusti per alleviare il prurito. 

Cos’è il prurito e qual è il suo meccanismo di azione 

Il prurito è un sintomo che determina istintivamente l’azione di grattarsi, con la conseguente possibile formazione di lesioni cutanee, che favoriscono a loro volta lo sviluppo di infezioni.  

Nei meccanismi che regolano la sensazione di prurito gioca un ruolo fondamentale un neurotrasmettitore, chiamato sostanza P, che viene rilasciato nel midollo spinale dai neuroni sensoriali, il quale invia al cervello dei segnali che vengono interpretati come prurito. 

Tra i principali mediatori del prurito, sostanze chimiche rilasciate dal corpo per svolgere specifiche funzioni, vi è l’istamina, presente nei mastociti e liberata in risposta a vari stimoli, conseguenti a disturbi cutanei e allergie. È per questo che in certi casi gli antistaminici, farmaci in grado di contrastare gli effetti dell’istamina, migliorano il prurito. Tuttavia non tutte le sintomatologie pruriginose ne beneficiano. 

Il prurito può comparire anche in gravidanza, a causa del maggiore afflusso di sangue alla pelle, specialmente nelle prime settimane. Quando invece il sintomo compare a fine gravidanza, la causa è da ricercare in un aumento dei livelli di estrogeni, con conseguente riduzione dell’elasticità della pelle. 

Patologie associate al prurito 

Il prurito può essere il sintomo di una patologia cutanea, sistemica o di altro tipo. In caso di fastidio e prurito intenso e persistente è sempre bene rivolgersi a un dermatologo, che saprà formulare una diagnosi dopo aver eseguito tutti gli esami del caso e un’accurata visita, individuando la cura giusta. Ma vediamo quali sono le più comuni cause cutanee del prurito. 

Tra le cause sistemiche, che sono meno comuni di quelle cutanee, vi è la reazione allergica interna, che può determinare un prurito generalizzato, o altre malattie come quelle renali, del fegato, o il diabete. Tra le malattie infettive il morbillo provoca prurito e desquamazione cutanea. È essenziale evitare che il paziente si gratti, per non peggiorare il decorso della malattia. Inoltre, si potrebbero verificare infezioni batteriche in corrispondenza della zona lesionata. 

Il prurito è inoltre un sintomo comune dell’acne, che si presenta in circa la metà degli adolescenti con questo inestetismo della pelle, ma che può interessare anche gli adulti, localizzandosi in zone del corpo come schiena, spalle e viso

I problemi cutanei sopra menzionati possono comparire quando il microbioma cutaneo viene alterato. Il microbioma cutaneo è un complesso ecosistema di microrganismi, quali funghi, batteri, virus e microscopici acari, che vivono sulla superficie cutanea e che svolgono la funzione di protezione della pelle da patogeni esterni

Se sono i piedi a prudere, la causa potrebbe essere un eritema solare (in caso di esposizione prolungata al sole senza un’adeguata protezione) o un problema circolatorio

Quando è un sintomo di malattie neurologiche, il prurito può associarsi anche a dolore, formicolio e bruciore

Prurito e stress 

Durante i periodi di maggiore stress psicofisico ed emotivo, in alcuni soggetti sensibili può manifestarsi la cosiddetta dermatite da stress. In queste situazioni il corpo inizia a secernere ormoni come l’adrenalina e il cortisolo. Quest’ultimo determina una reazione cutanea di tipo infiammatorio. Il prurito in questi casi è di tipo psicosomatico

Questa tipologia di dermatite può interessare braccia e mani, gambe e piedi, collo, viso, testa e talvolta anche le palpebre, con segni e sintomi molto simili a quelli della dermatite da contatto, dell’eczema allergico e dell’orticaria: 

Si può parlare di dermatite da stress quando non vi sono altre cause (sensibilità ad allergeni, cosmetici, come tinte per capelli, farmaci o contatto con sostanze urticanti) e la sua comparsa è improvvisa, in concomitanza con un periodo di sovraccarico psicofisico ed emotivo

Prurito e alimentazione 

Tra i molteplici fattori che scatenano il prurito, l’alimentazione gioca un ruolo importante. Nei bambini, gli alimenti che possono scatenare una reazione anomala e causare prurito sono: 

Questi alimenti causano eczema o reazioni pruriginose in molti bambini. L’osservazione dei genitori ha un ruolo estremamente importante nella valutazione clinica, perché nei primi anni di vita i bambini possono soffrire anche di dermatite da contatto. È probabile invece che si tratti di un’allergia alimentare quando l’eczema compare o peggiora ogni volta che il bambino assume un determinato alimento. 

Più in generale, gli alimenti che possono causare prurito sono quelli ricchi di istamina, la principale responsabile di prurito, rossore e infiammazione. Tra i vegetali troviamo: 

Oltre agli alimenti già citati, come latticini, uova e pesce, sono ricchi di istamina anche il cioccolato e le carni trasformate come gli insaccati. Possono dare problemi anche i cibi a lunga conservazione a causa delle sostanze chimiche impiegate nel processo produttivo.  

Chi soffre di dermatite beneficerà quindi di un’alimentazione ricca di alimenti semplici, verdure e cereali, che preveda anche proteine di origine vegetale, oltre che animale, da assumersi con il minor grado di trasformazione possibile. Queste sono oltretutto le regole alimentari di base per il benessere e la salute dell’organismo. 

Rimedi per il prurito 

Il prurito da pelle secca che, come abbiamo visto, colpisce tipicamente gli anziani, può interessare anche i giovani per l’azione combinata di freddo e detergenti troppo aggressivi. Un rimedio che può dare sollievo è l’utilizzo di un detergente idratante e delicato, unitamente a una crema idratante e lenitiva, che riequilibri il microbioma cutaneo, specialmente in inverno. Questi prodotti idratano la pelle, ripristinando la barriera cutanea e riducendo così la sensazione di prurito. 

In alcuni casi il medico, dopo un’attenta valutazione, potrebbe prescrivere un trattamento che prevede l’uso di creme e unguenti a base di corticosteroidi, per ridurre l’infiammazione e migliorare il prurito, oltre a prevenire un eventuale peggioramento. In casi più severi il medico potrebbe prescrivere antistaminici e farmaci antibiotici

Contro il prurito da stress, può essere di aiuto rallentare i ritmi di lavoro o di studio, concedendosi delle pause in cui fare esercizi di respirazione o dedicarsi a qualcosa che fa stare bene. Per scaricare le tensioni emotive è poi consigliabile fare un po’ di esercizio fisico: lo sport stimola infatti la produzione di molecole che favoriscono il buon umore, come le endorfine e la serotonina. 

Fonti: 

https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-dermatologici/approccio-al-paziente-affetto-da-patologie-cutanee/prurito

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/come-riconoscere-una-vera-allergia-alimentare

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18176749

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